lunedì 2 gennaio 2012

JESS AND THE ANCIENT ONES - 13th Breath Of The Zodiac

Informazioni
Gruppo: Jess And The Ancient Ones
Titolo: 13th Breath Of The Zodiac
Anno: 2011
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Svart Records
Contatti: myspace.com/jessandtheancientones
Autore: Mourning

Tracklist
1. 13th Breath Of The Zodiac
2. White Witch Of Rose Hall

DURATA: 8:40

I Jess And The Ancient Ones sono una band di Occult Rock, devo ringraziare Thomas Corpse (Deathchain, Forgotten Horror, Winterwolfe, ex Demilich), chitarrista della formazione, per avermi inviato il sette pollici limitato a 500 copie che anticipa l'uscita del debutto ufficiale che a quanto sembra sarà ancora legato alla finnica Svart Records.
La proposta può essere similarmente collegata a quella di act come Devil's Blood, Jex Thoth e Blood Ceremony, è una female fronted band che vede Jess, supportata da una schiera di validi musicisti, proporre a mo' di antipasto due brani, la titletrack e una cover, "White Witch Of Rose Hall" estratta dal debutto "Witchcraft (Destroys Minds And Reaps Souls)" (1969) degli immortali Coven della "strega" Jinx Dawson, capostipiti di un certo tipo d' approccio musicale affascinante ed esoterico che faceva convivere la natura femminile con il rock spiritualmente "impegnato" in una direzione ben precisa.
"13th Breath Of The Zodiac" possiede un buon flavour seventies, discreti intrecci di chitarra e l'aura scura che ben si addice al genere, la voce di Jess non è affascinante quanto quella di altre sue colleghe, più robusta, l'approccio sonoro è comunque riconducibile ai nomi citati anche se decisamente meno doom oriented rispetto alle band oltreoceaniche ma capace di affondare nella psichedelia, per questo vi consiglio di visitare il canale YouTube della band nel quale potrete guardare e ascoltare le esibizioni di altri due pezzi più evocativi: "Sulfur Giants" e "Into Starlit" più evocativi, come singolo apripista hanno infatti puntato sul brano più diretto sinora in loro possesso.
Nulla da dire per quanto concerne la cover dei Coven, ben interpretata ma che al pari di "13th Breath Of The Zodiac" evidenzia il fatto che i Jess And The Ancient Ones siano ancora alla ricerca di un'identità propria, è questa probabilmente la lacuna che rende ancor più interessante l'attesa di un album che potrebbe togliere più di un dubbio in tal proposito, aspettandone l'uscita iniziate a prender confidenza con loro tramite questo lavoro: sono in stato di "work in progress".

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