lunedì 9 gennaio 2012

STILLBORN - Los Asesino Del Sur


Informazioni
Gruppo: Stillborn
Titolo: Los Asesino Del Sur
Anno: 2011
Provenienza: Polonia
Etichetta: Ataman Productions
Contatti: myspace.com/naturalborndestroyers
Autore: Mourning

Tracklist
1. Overture .966
2. Hymn Of Destruction
3. Diamonds Of The Last Water
4. Antonym
5. Son Of The holy Motherfucker
6. Blood And Dust
7. Kot Wolanda
8. Los Asesinos Del Sur
9. Stillborn II (Singularities Of The Ordinary Vulgar Boor)
10. Whore Of The Whores

DURATA: 31:23

Polacchi, intitolano i loro dischi con frasi in spagnolo e scelgono l'inglese spesso e volentieri per i testi dei pezzi, chi sono? Gli Stillborn.
La corazzata formata da membri ed ex di Hell United, Genius Ultor, Preludium e Deception è ormai nota ai fan della scena death metal e con "Los Asesinos Del Sur" ci troviamo ad ascoltare il quarto album che arricchisce ulteriormente la loro discografia.
La pecca di molte della band cosiddette "minori" è quella di soffrire o se volete rimanere ingabbiate dalle influenze di act più noti, in questo caso gente come Vader, Azarath, Behemoth e qualcosa degli austriaci Belphegor è riconducibile alla tipologia di sound scelta dal quartetto.
Le canzoni sono brevi, cariche di rabbia e blasfemia, veloci e indiavolate tanto da risultare in alcuni cambi anche sin troppo spinte, il disco è un panzer che tira diritto per la sua strada travolgendo tutto e tutti.
Riesce particolarmente bene in pezzi come "Hymn Of Destruction", classico esempio di death/black di stampo polacco al 100%, è discreto nei rallentamenti atmosferici di "Son Of The Holy Motherfucker", è preciso e lascia il segno al pari di un colpo di frusta in una "Blood Of Dust" militaresca e che non si fa mancare il cliché ad effetto con quel "Six Six Six" che preannuncia l'attacco vocale e una "Los Asesino Del Sur" praticamente assassina e subdola, meno arrembante di altri episodi ma fornita di un mood più nero e denso.
Il platter alla fine dei conti non fa più di tanto, si limita a svolgere una sorta di "compitino" che le band "made in Poland" potrebbero far uscire anche in due giorni, escludendo i brani citati infatti il resto è abbastanza prevedibile, potrei forse aggiungere sul piatto della bilancia i valori positivi di "Kot Wolanda" il cui riffato particolare riesce in parte a tenere banco ma sempre di poco si sposta il tiro.
La produzione è solida sì ma allo stesso tempo sembra "fangosa", la potenza esplosiva in parte viene risucchiata e l'impatto finale ne risente non poco, peccato.
Gli Stillborn coerentemente proseguono il cammino, vi piace il death metal degli act citati nel testo? Conoscevate già il loro modo di suonare e comporre? Ascolterete "Los Asesino Del Sur" apprezzandone quel che c'è di buono, ovviamente a volume più che elevato.

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